Blockchain e filiera agroalimentare: vantaggi per i produttori

Tracciabilità
della filiera agroalimentare
completa, incorruttibile… autentica!

Questo è quello che può fare la blockchain per la filiera del food. Non solo per i big del settore, anche per i piccoli produttori.

Come funziona la blockchain

La blockchain si inserisce perfettamente laddove esiste una transazione tra due soggetti. Questa viene registrata e crittografata (in modo che non possa essere più modificata). La registrazione della transazione successiva si aggancia a quella precedente e così via.

La particolarità è che questi dati non sono posseduti da un singolo soggetto, ma sono condivisi fra le parti che concorrono a formare la filiera. I dati sono sotto gli occhi di tutti e quindi tutti possono verificarli. L’accessibilità può essere consentita anche al consumatore finale nei limiti di semplice presa visione.

Questo sistema quindi consente di creare database di registrazioni che sono condivisi in una rete decentralizzata del tipo peer to peer.

La tracciabilità è completa perché ogni trasferimento del prodotto è registrato.

I vantaggi della filiera su blockchain per il settore agroalimentare

1 – La blockchain può diventare un’importante leva di marketing. Claim quali “100% italiano”, “fatto solo con…” risultano potenziati se si può dimostrare quanto si afferma. Una filiera trasparente consente di far conoscere tutta la vera storia del prodotto.

Non solo.

Le peculiarità dell’area di produzione, dei metodi di lavorazione, dell’artigianalitò o delle materie prime utilizzate possono diventare argomento di reale differenziazione nel mercato.

Chi propone l’eccellenza ha tutto l’interesse di rinnovare la fiducia del consumatore, oggi più disincantato. Perché pagare di più per un prodotto premium, infatti, se non si è sicuri della reale qualità?
La blockchain può contribuire a creare una nuova cultura di consumo più consapevole e premiare la vera eccellenza.

2 – La blockchain tutela il prodotto dalle contraffazioni. Ogni registrazione lungo la filiera è permanente e immodificabile. La tracciabilità può quindi realmente garantire l’autenticità del prodotto. Adottando l’apposita applicazione blockchain, tutto questo può essere portato sotto gli occhi del consumatore in pochi secondi.
Non solo. La tecnologia blockchain permette al produttore di tutelare il suo buon nome e il consumatore, mantenendo il controllo del prodotto fino alla vendita.

3 – La blockchain consente di migliorare anche la sicurezza in ambito alimentare. Infatti, in caso di necessità, è possibile mirare il richiamo dei prodotti interessati dal provvedimento.

Esempio di applicazione pratica della Blockchain alla filiera

Un’azienda vitivinicola di media dimensione si distingue per una produzione di eccellenza, in particolar modo di vini rossi DOC. Il prezzo di mercato è elevato a ragione della cura e selezione fatta durante l’anno per ottenere un vino che esprima il massimo delle caratteristiche tipiche del vitigno.

Attraverso la blockchain, il produttore può conoscere in ogni momento dove si trova il suo vino, una volta che entra nella rete di vendita. Allo stesso modo (anche se con restrizioni adeguate al suo ruolo), anche il consumatore può avere accesso alla filiera della bottiglia che ha intenzione di acquistare e verificarne l’autenticità.

La scelta del consumatore di acquistare la bottiglia è basata sulla consapevolezza che il prezzo vale la qualità rinomata del produttore. E questa è garantita da una tracciabilità di filiera su tecnologia blockchain.

Altri esempi arrivano dai big retail americani ed europei.

La blockchain si fa legge

La forza della blockchain ha iniziato a interessare anche le istituzioni. Per supportare l’adozione della tecnologia blockchain nella tracciabilità delle filiere agroalimentari, la Sicilia ha depositato una iniziativa di legge. L’obiettivo è fornire uno strumento di promozione alle aziende virtuose per farsi scegliere.

About the author: Leila MItchel