Che storia ha la filiera di un hamburger? Con la blockchain è possibile raccontarla nel modo più trasparente.
Premessa: cos’è la blockchain
La blockchain consente la tracciatura di un prodotto. La sua infrastruttura è costituita da blocchi di informazioni generati nel momento in cui è compiuta una transazione (ex: dal produttore all’industria alimentare).
I blocchi sono legati l’uno all’altro in una catena che costituisce la filiera del prodotto. Ogni catena dunque è un archivio di registrazioni.
Questo archivio è copiato e distribuito tra i partecipanti al sistema. Ogni nuovo blocco sarà aggiornato automaticamente su tutte le copie dell’archivio. Non esiste quindi un detentore unico delle informazioni.
La trasparenza è totale tra tutti coloro che fanno parte della blockchain. Così come la sicurezza che la blockchain è un sistema immodificabile (non basta contraffare una copia per poter modificare i dati) e permanente.
La partecipazione può essere a diversi livelli. Ci sono blockchain permissioned che hanno un accesso pubblico. E poi ci sono le blockchain private (permissionless) che consentono l’accesso solo su autenticazione del richiedente e il permesso di tutti gli altri partecipanti al network. Oppure si può accedere a livelli diversi in base al ruolo che si ha nella filiera (produttore? consumatore?).
Esempio pratico: come applicare la blockchain all’hamburger
La “storia – blockchain” di un hamburger inizia in allevamento.
Il capo di bestiame viene identificato nella prima registrazione della blockchain. Di lui sapremo tutto.
Nascita (che può non coincidere con il luogo dove sarà allevato).
Dove è stato allevato – facoltà di inserire geolocalizzazione dell’azienda agricola.
Come è stato allevato. A supporto, prevedere eventualmente l’inserimento digitale degli attestati di enti certificatori o generare ulteriori blocchi che riportano dati relativi al tipo di alimentazione (no OGM).
Caratteristiche dell’animale. Età, le profilassi eseguite (anche in questo caso prevedere l’inserimento di documentazione digitale o creare blocchi per visite veterinarie sostenute).
Il capo viene portato al macello.
Ricezione. L’animale è contrassegnato da un codice. L’azienda indica la data di ricevimento.
Lotto. E’ assegnato un numero identificativo al lotto di carne.
Data di distribuzione. La carne è distribuita tra i diversi clienti (aziende alimentari, magazzino della grande distribuzione organizzata).
La carne è pronta per diventare hamburger.
Al ricevimento del lotto di carne, oltre a riportare il codice identificativo, ogni operatore dovrà indicare la data di ricezione e quella di confezionamento.
Nel caso delle industrie alimentare, ulteriore passaggio è la distribuzione ai grandi magazzini delle catene di supermercati che provvederà, successivamente, alla consegna nei punti vendita.
La tracciabilità è completa. L’applicazione della blockchain all’hamburger ha raggiunto il suo obiettivo: garantire la provenienza e la qualità dichiarate.
La filiera dell’hamburger è trasparente.
Gli attori della filiera avranno copia integrale dell’archivio. Mentre i consumatori? Attraverso un QR code riportato sulla confezione potranno visualizzare le informazioni chiave relative alla filiera dell’hamburger. Tutto il frutto della blockchain con un click.
Per saperne di più sulla blockchain, guarda questo video.
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