“La supply chain cambia, la blockchain risponde”.
Alcune problematiche.
Il modello della supply chain è cambiata. Oggi una società può avere aperti più contratti di fornitura con produttori diversi anche per prodotti simili. Questo significa dover gestire, contemporaneamente, più supply chain. La mole delle informazioni è al momento onerosa da registrare e risulta dispersiva a causa dei numerosi passaggi e dei tanti operatori coinvolti.
La società non sempre è in grado di conoscere dove si trova la merce che ha acquistato. E neppure sa se le consegne subiranno ritardi (con conseguente ritardo nei pagamenti). Per evitare possibili inevasi sul mercato, la soluzione è fare magazzino con inevitabile aumento dei costi. Uno studio americano, infatti, ha calcolato che per ogni dollaro di merce stoccata, la spesa per la sua gestione corrisponde dai 20 ai 40 centesimi per anno.
La blockchain si integra perfettamente in un management system già esistente per aumentarne l’efficienza.
Per saperne di più sulla blockchain, guarda questo video.
Come funziona la blockchain applicata alla supply chain?
La carica innovativa della blockchain investe la supply chain e la cambia lungo 4 direttrici:
- condivisione
- trasparenza
- risparmio
- efficienza
Condivisione nella supply chain.
La blockchain dà origine a un registro di transazioni distribuito in un network delimitato. Il registro raccoglie i dati completi relativi a tutto quello che avviene lungo la supply chain (dai contratti stipulati ai passaggi di consegna).
Tutti i partecipanti al network detengono una copia aggiornata del registro e possono accedere alle informazioni in qualsiasi momento. Esiste anche la possibilità, per la società che ha coinvolto i partner e i fornitori nella blockchain, di mantenere livelli di accessibilità differenti, in base al ruolo.
Trasparenza
Nella blockchain, tutti gli attori della supply chain hanno una visione completa della catena a cui appartengono. Maggiore consapevolezza si suppone aumenti il senso di responsabilità. Anche perché eventuali ritardi o inesattezze restano sotto agli occhi di tutti in modo permanente. Ogni registrazione infatti è immodificabile e entra nello storico della supply chain.
Risparmio
La blockchain consente di eliminare gli intermediari perché non esiste un’autorità centrale che detiene l’unico registro. Tutti i partecipanti al network della supply chain hanno pari importanza e gli stessi compiti. Inoltre, ogni transazione avviene direttamente tra le parti.
Lo Smart Contract ne è la massima espressione.
Questo si basa sulla stipula di condizioni che una volta soddisfatte decreteranno, in automatico, l’esecuzione del contratto (pagamento). Le parti contraenti concordano clausole e condizioni. Tutto viene registrato nella blockchain, con la possibilità di mantenere la massima riservatezza. Gli altri partner della supply chain vedranno la registrazione ma non condizioni e prezzi, per esempio.
Efficienza
La blockchain è la registrazione digitalizzata di tutto quello avviene fisicamente lungo la supply chain. Risulta quindi più facile stimare, per esempio, i tempi necessari per la consegna, tutto a vantaggio di una diminuzione del magazzino e dei suoi costi.